DON ENRICO FINOTTI
Maria SS. nel Canone Romano (continua dal post precedente)
3. La Mater Ecclesiae che presiede l’assemblea sacrificale della Chiesa
Nel Communicantes Maria appare quasi plasticamente come la Mater Ecclesiae. Infatti, Ella sembra sorgere quale punto di riferimento per gli Apostoli quando allora erano convocati nel Cenacolo in attesa dello Spirito nella Pentecoste ed oggi pure sono continuamente convocati ogni volta che si celebra il Sacrificio incruento. Infatti la singolare lista dei Dodici, seguita da quella dei nomi dei primi Pontefici e grandi Martiri romani, attesta l’incipit del’immensa litania dei Santi, che forma nei secoli l’immensa schiera del popolo cristiano, raccogliendo al contempo i Santi del cielo e quelli che ancora sono pellegrini sulla terra verso il regno. Ed è così che la solenne convocazione liturgica, che si realizza negli embolismi della prima parte del Canone, trova in Maria SS. il punto di riferimento più sublime che unisce ed orienta i suoi figli alla celebrazione del Sacrificio ormai imminente. Può forse essere assente la Madre nel momento più alto della vita della Chiesa, proprio quando essa si dispone a celebrare in sintonia col suo Capo, il sommo Sacerdote Cristo Gesù, quel Sacrificio incruento che è il culmine e la fonte dell’intera azione sacramentale della Chiesa sulla terra? Si delinea così nel cuore della parte ascendente del Canone l’immagine viva di una perenne convocazione pentecostale «con Maria la madre di Gesù», che oggi, qui ed ora, nel permanente cenacolo dell’assemblea celebrante attende all’offerta del Sacrificio immacolato.